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Radiestesia ed Eucarestia: cosa accade durante la messa?

Può sembrare una forzatura, forse anche blasfemia ma in questo articolo non si vuole offendere le tradizioni personali di alcuno. Tuttavia, durante questi venti anni di ricerche, mi sono divertito a studiare simboli, tradizioni e culture e ho notato una cosa molto particolare. Sapete che un prete è…un radiestesista a tutti gli effetti? Si, può sembrare strano, ma partiamo da un concetto un po’ complicato: la transustanziazione. Quando feci il mio esame di Storia del Cristianesimo e delle Chiese mi trovai a incappare con questo termine che mi fu spiegato in maniera impeccabile da un Cardinale molto vicino all’allora papa Ratzinger… fate uscire lo storico che è in me!

Cosa si intende per Transustanziazione?

Il termine Transustanziazione risale al Concilio Lateranense IV dell’Anno Domini 1215 ed esprime la presenza reale di Gesù Cristo nell’Eucarestia. Secondo il dogma, Gesù cambia la sua sostanza divenendo corpo e sangue: questo cambiamento avviene grazie alla consacrazione che lui stesso disse in occasione dell’Ultima Cena (Questo è il mio corpo, Questo è il mio sangue). Ne consegue che le ostie (che attenzione, vengono coperte quando non vengono usate secondo le più antiche tradizioni magiche in cui la coppa va sempre coperta) tornano a essere comuni pezzi di pane pressate al termine della cerimonia. Fu Pascasio nel De Corpore et Sanguine Domini dell’844 a parlare di Cristo nell’Eucarestia, teoria che fu osteggiata da Berengario che negò la Transustanziazione. Il dogma della Transustanziazione fu fissato solamente nel Concilio di Trento con il Decreto sull’Eucarestica della Sessione XIII.

Cosa c’entra la Transustanziazione con l’Eucarestia e la Radiestesia?

Quando andiamo a messa, non c’è bisogno di andarci da credenti, va bene anche da semplici curiosi, notiamo che il sacerdote si comporta a tutti gli effetti come un radiestesista: mi spiego. Partiamo dal momento più alto: l’Eucarestia. Nel momento in cui il prete prende le ostie, esse sono semplicissimi dischi di pane pressato acquistabili a pochi euro anche su Amazon. Non hanno un valore energetico basti pensare che mio nonno, ad esempio, metteva sopra l’Aulin quando aveva mal di testa. Quando davanti ai fedeli in ginocchio il sacerdote dice: “Questo è il mio corpo offerto in Sacrificio per voi” in quel  momento l’ostia si consacra e si trasforma nel corpo di Cristo. Di conseguenza, quando il sacerdote esclama “Questo è il calice del mio sangue” trasforma il vino nel sangue di Cristo, in sostanza, informa l’ostia e il vino nel corpo e nel sangue di Gesù. Quando feci la comunione la mia meravigliosa catechista Antonella mi disse: “Emiliano, non masticare l’ostia perchè è il corpo di Gesù” e io le dissi “Come è possibile?” In realtà è così. Non è forse la stessa cosa che informare, ad esempio, una brocca di acqua di rubinetto con un Fiore di Bach o un farmaco?

Non è un caso che l’uso del pendolo radiestesico fu una intuizione dell’Abate Bouly; i religiosi hanno avuto un enorme influsso negli studi radiestesici. Personalmente, abito a quattrocento metri dalla Chiesa dove esercitava il suo ministero Don Alceste Grandori, un noto radiestesista e operatore radionico che scrisse un libro, I Prodigi del Pendolo, che fu messo dal Fascismo nei libri proibiti. È un libro davvero molto semplice nella spiegazione che fa capire tutta la potenza di questa disciplina.

Aggiungo una piccola chiosa finale: la benedizione che il sacerdote dà al termine della cerimonia altro non è che una protezione. Durante la messa, l’uomo fa un cammino alchemico a tutti gli effetti; dapprima chiede perdono dei propri peccati scendendo della parte più intima di se stesso (VITRIOL, inferno), poi si “informa” con il corpo e sangue di Cristo purificandosi (PURGATORIO) (“E il Verbo si è fatto carne”) e poi viene benedetto ottenendo protezione (PARADISO). Le analogie del viaggio dell’uomo da un punto di vista alchemico è stato anche evidenziato nella Commedia di Dante, ma di questo parleremo più aventi!

Se vuoi avere informazioni sui miei corsi di formazione, se vuoi approfondire il concetto di “informatizzazione” (ma non ti prometto né di camminare sulle acque né di trasformare, purtroppo, i broccoli in Nutella) puoi contattarmi tramite Whatsapp cliccando direttamente su questo link!

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